Buon pensionamento, Nilo.

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L’amico Nilo va in pensione. Nilo Girletti, storico Comandante del Liburna da ieri è in pensione.

Inutile nasconderlo, quando qualcuno che hai visto ogni giorno negli ultimi più o meno vent’anni raggiunge l’età della pensione, qualche pensiero ti passa per la testa.

Cominci a contare da quanto tempo stai facendo questo lavoro e a quante volte il buon Nilo ti ha chiamato con la sua voce inconfondibile, per dirti che era pronto a partire. Oppure per annunciare che stava rientrando, in quell’eterno vai e vieni tra lo scalo labronico e la magnifica Isola di Capraia. Correndo sulle invisibili rotaie di un traghetto, il Liburna, che non è più una nave ma un espansione della città. Come la Terrazza Mascagni, come il Grattacielo. Dici Liburna e pensi Livorno.

Quanti su e giù in una collaborazione continua fatta di voci alla radio, quelle voci che nel tempo Nilo avrà associato a facce, a modi, a tempi.

Una persona sempre garbata e professionale, che ha tessuto con successo quella che viene chiamata “rete”. Tra la sua nave e i Piloti, con gli ormeggiatori, con le autorità. Ognuno nei suoi compiti, ognuno a dare il meglio per il servizio in un porto che ha nella congestione del traffico un punto caratteristico. Nei momenti di lavoro e nelle occasioni informali, nella partenza del mattino e nella celebre, annuale “stoccafissata”.

Io una domanda negli anni me la sono fatta spesso. Guardando il mio lavoro di gestione traffico e cercando di calarmi nelle vesti di Nilo.

Quante volte ti sei trovato a rispondere al “vieni avanti bene bene” e poi hai sentito d’improvviso “fermati a mezzo miglio” dal pilota di turno alla radio? Oppure quanti di quel “esci e vai in curvilinea”. E che dire del sempre classico “sorpassami a sinistra che ho la biscaglina a dritta e mi fai onda”?

Quante volte riconoscendo la voce che, di qua, ti diceva cosa fare, sapevi esattamente se avresti atteso un minuto o dieci. Se potevi raggiungere l’imboccatura del Mediceo oppure forse era più opportuno aspettare vicino all’ormeggio, prima di uscire.

Quante volte avrai detto “chi è questo che mi dice di aspettarlo fuori? Fabrizio? Accidenti il tempo che esce saremmo stati già con i cavi a terra”? E quanti “Omar ha detto di entrare e sta all’undici? Uhm… forse è meglio che lo aspettiamo”?

Mille? Diecimila? Di più?

Quanta pazienza.

Sappi questo, Nilo. Quella pazienza, quella professionalità, quella comprensione che hai sempre dimostrato con il tuo modo di essere “Il Comandante del Liburna” sono stati, dai Piloti, sempre davvero apprezzati.

Di questo oggi mi sento di ringraziarti a nome di tutti noi.

A nome di quelli che conosci da sempre, di quelli che hai visto arrivare nel tuo porto e lentamente imparare a conoscerlo, e anche di quelli che stanno qua solo da poco.

Grazie Nilo. Goditi il tuo buen retiro.

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